Quando tutti lo davano già per morto eccolo risorgere.
Bosch rilancia una tecnologia che renderà i motori a gasolio più puliti di tutti. Già pronta per entrare in produzione
di VINCENZO BORGOMEO
26 Aprile, 2018
Incredibile diesel: quando tutti lo davano già per morto eccolo risorgere. Dopo i dati di ieri (il calo di vendite delle auto a gasolio ha fatto tornare a salire – per la prima volta dal 2010 – le emissioni di CO2, per l’incremento delle vendite dei modelli a benzina) ecco l’anteprima della Bosch che annuncia di aver sviluppato un nuovo sistema di gestione degli scarichi diesel che può ridurre le emissioni di gas smog ben al di sotto dei severi nuovi limiti stabiliti per l’Europa nel 2020.
Parliamo della Bosch, non di un inventore da strapazzo, né di una casa automobilistica: il colosso tedesco fattura 78 miliardi di euro l’anno, ha 402 mila dipendenti nel mondo e – soprattutto spende in ricerca e sviluppo 7,3 miliardi l’anno, quasi il 10 per cento del fatturato.
Sono quelli che hanno inventato praticamente tutto quello che fa muovere, frenare e stare in strada le nostre auto. E che ora annunciano una nuova rivoluzione. Come non credergli?
Secondo Bosch la sua nuovissima tecnologia fa miracoli perché utilizza una combinazione di iniezione di carburante mai vista prima, un nuovo sistema di gestione del flusso d’aria per il ricircolo dei gas di scarico e una gestione intelligente della temperatura e – per di più – non richiede ulteriori componenti aggiuntivi.
In questo modo si arriverebbe ad abbassare le emissioni di ossido di azoto a un decimo dell’importo fissato dai limiti più severi per l’Europa, anche nelle condizioni di guida reali. E anche, questa forse è la cosa più straordinaria, con risultati costanti a prescindere dalle condizioni di guida, dalle condizioni meteorologiche o dall’aggressività del pilota nei confronti del povero pedale del gas.
Il tutto per una “cosa” pronta per essere montata in serie su gran parte delle nuove auto.
“I motori a combustione, sia alimentati a diesel che a benzina – spiega il CEO Bosch Volkmar Denner – emetteranno presto così poco di particolato e ossidi di azoto che non avranno alcun impatto significativo sull’aria”. E già che c’è, Volkmar si leva anche qualche sassolino dalle scarpe: “Per chiunque abbia un interesse pragmatico e non ideologico a migliorare l’aria nelle nostre città, i motori diesel e il loro ulteriore sviluppo tecnologico saranno ovviamente parte della soluzione.
Dopo questa riabilitazione ecologica, il diesel può ripartire: non sono i motori a combustione a essere resi obsoleti, ma il dibattito sulla loro fine imminente”.
Chissà se Volkmar Denner sa chi sia Virginia Raggi (che blocca le Euro 6 diesel e non le Euro6 a benzina, equiparando i modernissimi motori a gasolio con i primi modelli che inquinavano come carri armati) ma il riferimento è chiaro e diretto a tutti coloro che – senza sapere nulla di omologazioni, tecnologia, particolato e CO2 si lanciano a gamba tesa in un tema delicatissimo.
Va anche detto che Bosch è anche il più grande fornitore di tecnologia per le auto elettriche al mondo. Ma quando si parla di problemi ambientali, di emissioni, bisogna essere aperti a qualsiasi tecnologia. A costo di sembrare vecchi lobbysti ancorati alle sette sorelle e prestare il fianco ai cospirazionisti.
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